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Assovetro: nuovi scenari per il vetro piano in edilizia

La situazione in Italia

Assovetro ha presentato l’Osservatorio sul settore del vetro piano in Italia, in particolare le tendenze e le prospettive per il comparto serramenti e facciate continue.

Nel panorama dell’edilizia e dell’architettura, nel quale seppur con qualche guizzo di vitalità si registrano ancora diverse difficoltà, cresce l’importanza del vetro. Materiale estremamente duttile e interessante, la cui domanda e relative dinamiche e modelli di business sono stati fotografati nel primo Osservatorio presentato da Assovetro che ne traccia tendenze e prospettive con anche qualche preoccupazione.

“Il settore dei trasformatori ha la forte esigenza di conoscere meglio il mercato nel quale si sta muovendo per prevedere scenari futuri e quindi mettere in atto scelte strategiche vincenti”, spiega Ezio Borreani, direttore di Assovetro. “La nascita di questo Osservatorio deriva proprio da questa necessità e dal bisogno di dare maggiore forma a un comparto tecnologicamente estremamente avanzato eppure scarsamente strutturato” continua Borreani che sottolinea anche le difficoltà incontrate a causa dell’estrema frammentazione del settore.

Alla presentazione del 1° Rapporto sul Vetro piano in Italia, svoltasi presso la sede milanese di Assovetro, è intervenuto un pubblico attento e selezionato di industriali, trasformatori, operatori del settore e giornalisti. In prima fila i due big player del vetro piano: Pilkington, rappresentata dal direttore generale Alessandro Michetti, e di SAINT-Gobain con Gianni Scotti, presidente della delegazione del Mediterraneo nonché presidente del Gruppo degli industriali del vetro piano di Assovetro. Secondo Gianni Scotti “nel mercato del vetro piano è sempre più importante la collaborazione tra produttori e trasformatori, una collaborazione che dovrebbe essere naturale eppure ancora manca. Un’indagine come questa è utile a tutti perché è fondamentale conoscere le dinamiche dentro le quali si opera. Lavorare insieme significa in quest’ottica non solo collaborare al meglio ma andare verso un futuro migliore sia a livello tecnologico sia dal punto di vista della sostenibilità”.

“Lavorare insieme è fondamentale” dichiara Daniele Predari, presidente del Gruppo Trasformatori vetro piano di Assovetro, che in prima persona ha fortemente voluto e creduto in questo progetto e si sta ancora impegnando affinché si possano affinare maggiormente i dati raccolti e si possa continuare sulla strada della collaborazione – anche con i serramentisti – e delle certificazioni, troppo spesso, pare, davvero poco considerate.

Il professor Carmine Garzia, che si è occupato dell’indagine insieme al suo gruppo MCR – Management Consulting & Research, è sceso poi nel dettaglio del lavoro svolto suddiviso in quattro parti:

  1. Analisi della domanda del vetro in edilizia che viene stimata attorno ai 500/550 mln di euro nel 2017 con previsioni di crescita non troppo incoraggianti nei prossimi due anni e valori che scenderanno rispetto a quelli che ci si immaginava in base alle prospettive di crescita del PIL fino alla scorsa primavera.
  2. Analisi dei bilanci di un campione di 143 aziende che delinea un quadro non del tutto negativo con una concentrazione del mercato nelle mani di una ventina di player che si ritagliano metà del mercato.
  3. Questionario su un campione di 175 aziende (rispondenti circa 75) che ha indagato sui modelli e le dinamiche di business che hanno messo in luce un raggio d’azione delle aziende molto locale, una forte attenzione al prezzo, poco interesse intorno alle certificazioni ma un’interessante tendenza all’innovazione, in particolare quella di processo.
  4. Analisi delle aziende in base alla specializzazione produttiva che vede ai primi posti il settore dell’arredamento e i vetri speciali per l’edilizia.

Il quadro generale che se ne ricava non è negativo ma nemmeno estremamente positivo e ci si potrebbero aspettare delle buone prospettive di crescita future, soprattutto per il vetro in edilizia, se fossero garantiti gli incentivi fiscali per il risparmio energetico che in questi anni hanno decisamente salvato il comparto dal baratro. Tuttavia, le previsioni non sono queste e molti degli imprenditori seduti al tavolo temono il peggio. Significativo a questo proposito il vivace dibattito che è seguito alla presentazione dell’Osservatorio e illuminanti le parole di Gianni Scotti a proposito della bozza di decreto che rivede gli incentivi fiscali per gli interventi di risparmio energetico: “se la bozza dovesse passare sarebbe una catastrofe per ilo mondo dell’edilizia e i settori del serramento e del vetro”.

 

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