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Rapporto congiunturale e previsionale sui serramenti in Italia

Pubblicata la seconda edizione

Pubblicato dall’istituto di ricerca economico-sociale Cresme il secondo rapporto sul mercato dei serramenti in Italia, in collaborazione con CNA e Consorzio LegnoLegno.

Il rapporto è stato presentato il 24 ottobre 2018 presso la sede nazionale di CNA a Roma. In 112 pagine offre un ricchissimo quadro, ben aggiornato, del mercato italiano degli infissi preceduto da un’ampia nota di inquadramento del mercato delle costruzioni.

I serramenti sono in ripresa: 5.4 milioni di finestre è la dimensione del mercato italiano realizzata nel 2017, che sta per essere eguagliata con un ulteriore leggero aumento (+0,7%) nel 2018. È questo l’esito dell’analisi del 2° Rapporto congiunturale Cresme-CNA, con il contributo di Consorzio LegnoLegno, sul settore dei serramenti in Italia.

 

 

 

 

 

 

 

Dinamica complessiva del mercato italiano delle finestre (residenziale e non residenziale)

Le prospettive rimangono favorevoli per i prossimi quattro anni: il mercato potenziale delle finestre negli edifici residenziali e non residenziali mostra una dinamica crescente per il periodo quadriennale 2018-2021. La crescita del mercato dovrebbe interessare sia il comparto residenziale (+1,4% medio annuo), sia quello non residenziale (+1,6% medio annuo). Le stime del Cresme indicano che si raggiungeranno, in media annua 2018-2021, installazioni in edifici esistenti e nuovi pari a quasi 5.55 milioni di unità di cui circa 5.34 milioni nel settore residenziale e 0.20 milioni nei settori non residenziali analizzati (uffici, scuole e alberghi).

Prospettive positive, quindi, che tuttavia scontano, per quest’anno, un probabile fattore di rallentamento dovuto al depotenziamento dell’ecobonus dal 65% al 50% e all’incertezza sul rinnovo per il 2019 che si è protratta fino all’approvazione della Nota di Aggiornamento del DEF.

Per gli anni successivi. le prospettive sono sempre condizionate dall’interruzione o meno del ricorso della proroga annuale degli incentivi e alla eventuale rimodulazione della relativa aliquota.

Anche perché si tratta ormai, con la crisi della nuova edilizia, di un mercato della sostituzione (l’88% del totale) che sta “lavorando” su livelli elevati di domanda poiché sono entrate nella necessità di rinnovo tutti quei serramenti installati per la prima volta o sostituita fra i 25 e i 40 anni fa (l’edilizia prodotta negli anni ’70 e ’80 e la prima ondata consiste nel recupero).Si ricorda che ci si sta confrontando su uno stock complessivo oggi esistente di 216.8 milioni di finestre.


Il Rapporto affronta anche il settore delle porte, con un mercato nazionale di 2.77 milioni di unità nel 2017 e 2.81 milioni nel preconsuntivo 2018.

 

Dinamica complessiva del mercato italiano delle porte (residenziale e non residenziale)

Anche il mercato potenziale delle porte negli edifici, nelle stime del Cresme, presenta prospettive di crescita pari al +4,2% complessivo nel periodo 2018-2021.

I dati di mercato di finestre e porte si innestano su un tessuto imprenditoriale formato, nel 2016, da 52.857 imprese attive con un numero di addetti pari a 157.584. Un settore che rappresenta circa l’1% del totale delle imprese italiane e che  ha mostrato una importante inversione di tendenza nel 2016, vedendo crescere il numero di imprese dell’1,7% e quello dei relativi addetti del 4,3%.

Continua ad essere sensibilmente positivo il saldo del commercio con l’estero: il 2018 dovrebbe chiudersi con un valore complessivo dell’export di porte e finestre pari a circa 614 milioni di euro, in crescita rispetto ai 599 milioni registrati nel 2017, corrispondente ad un incremento del +2,6%.

L’Area Euro è nettamente il principale mercato di sbocco delle esportazioni italiane, con oltre 228 milioni di euro di vendite nel 2017, il 38% del totale, seguita dal Nord America che, proprio nel 2017 con circa 76 milioni di euro, ha superato Medio Oriente e altri paesi dello spazio economico europeo (Norvegia, Svizzera, Islanda, etc.).

Dal lato delle importazioni, anche nel 2018 il mercato italiano ha importato prevalentemente infissi in PVC, il 47% del totale in termini di valore, una quota cresciuta progressivamente nell’arco degli ultimi anni (era il 35% nel 2010). Nel complesso, alla fine di quest’anno verranno importate finestre e porte per un valore totale di circa 234 milioni di euro, 20 milioni di euro in più rispetto al 2017 (+9,3% la variazione su base annua).

 

Da Guida Finestra

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