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Bonus Facciate: da ENEA il portale per richiederlo e il vademecum apposito

Online il Vademecum ENEA relativo al Bonus Facciate: al suo interno importanti indicazioni sulla nuova detrazione fiscale.

In questi giorni, come riportato nelle ultime news, ENEA ha provveduto a rendere disponibili online le versioni 2020 dei portali per fare richiesta dei bonus legati all’efficienza energetica e i vademecum relativi ai diversi incentivi.

Nel caso di Ecobonus e Bonus Casa è bastato un aggiornamento, mentre per il Bonus Facciate si è trattato di una vera e propria new entry. Perciò, anche se in questo periodo i cantieri sono fermi a causa della situazione sanitaria, nel presente articolo ci dedicheremo ad approfondire le indicazioni fornite in relazione a tale strumento.

Il Bonus Facciate è stato introdotto dalla Legge di Bilancio per il 2020 e ha rappresentato uno dei maggiori temi di dibattito della fine dello scorso anno. Le informazioni fornite da ENEA aiutano a prendere confidenza con uno strumento nuovo e contribuiscono, in parte, a chiarire alcuni aspetti dubbi (vedi articolo in merito cliccando qui) che hanno caratterizzato l’applicabilità del provvedimento.

Per prima cosa l’Ente stabilisce che il portale di riferimento per la pratica necessaria ad ottenere il Bonus Facciate sia quella relativa all’Ecobonus (clicca qui). Ciò in ragione del fatto che lo strumento è formulato in relazione alla legislazione che regola l’Ecobonus.

In secondo luogo ENEA ha sviluppato e messo a disposizione di professionisti e privati cittadini un vademecum (clicca qui per scaricarlo) in cui si definiscono i gli interventi cui si può applicare questo strumento e i vari passaggi tecnici e burocratici per poterne sviluppare la procedura.

A livello documentale viene precisato fin da subito che è necessario il supporto di un tecnico abilitato (ingegnere, geometra, architetto, perito, purché iscritto al rispettivo albo professionale), che dovrà redigere la scheda descrittiva dell’intervento, la quale dovrà essere trasmessa entro 90 giorni dalla fine dei lavori o dal collaudo proprio ad ENEA, attraverso la piattaforma suddetta. In parallelo il privato dovrà conservare tutta la documentazione amministrativa e tecnica, con particolare riferimento a:

  • delibera assembleare di approvazione dell’esecuzione dei lavori e tabella millesimale della ripartizione delle spese nel caso di interventi su parti comuni degli edifici;
  • fatture relative alle spese sostenute, ovvero documentazione relativa alle spese il cui pagamento non possa essere eseguito con bonifico;
  • stampa della e-mail inviata dall’ENEA contenente il codice CPID che costituisce garanzia che la documentazione è stata trasmessa.
  • stampa originale della “scheda descrittiva dell’intervento”, riportante il codice CPID assegnato dal sito ENEA, firmata dal soggetto beneficiario e da un tecnico abilitato;
  • asseverazione, redatta da un tecnico abilitato attestante anche il rispetto dei requisiti tecnici;
  • copia dell’Attestato di Prestazione Energetica (A.P.E.) di ogni singola unità immobiliare per cui si richiedono le detrazioni fiscali;
  • schede tecniche dei materiali e dei componenti edilizi impiegati e, se prevista, marcatura CE con relative dichiarazioni di prestazione (DoP).

Si noti che l’ultimo punto dell’elenco testimonia una rinnovata attenzione da parte di ENEA al tema della Marcatura CE dei prodotti da costruzione, tema approfondito negli ultimi due articoli pubblicati su questo sito (clicca qui e qui) in riferimento specifico ai serramenti.

Per quanto riguarda le caratteristiche degli interventi, viene ribadito che essi devono rispettare i dettami del DM 26 giugno 2015 sui “Requisiti minimi” e devono presentare valori di trasmittanza termica U(W/m2K) non superiori al minimo dei corrispondenti valori riportati in tabella 2 del D.M. 11 marzo 2008 come modificato dal D.M. 26 gennaio 2010, e nell’appendice B del D.M. 26 giugno 2015 ”Requisiti minimi”.

In relazione al campo di applicazione del Bonus Facciate, viene sottolineato che gli interventi devono essere finalizzati al “recupero o restauro” della facciata esterna e riguardare le strutture verticali opache della stessa e che devono riguardare edifici esistenti ubicati in zona A o B di qualsiasi categoria catastale e qualsiasi destinazione d’uso (a prescindere dal numero di unità immobiliari, ma ad esclusione di nuove realizzazioni o ampliamenti).

In ultimo si evidenzia come, tra le spese assoggettabili a detrazione rientrano quelle relative a prestazioni professionali (produzione della documentazione tecnica necessaria compresi gli Attestati di Prestazione Energetica – A.P.E. – delle unità immobiliari per cui si chiedono le detrazioni, direzione lavori etc.), fornitura e posa in opera di materiale coibente e dei materiali ordinari funzionali alla realizzazione dell’intervento, opere provvisionali e accessorie, e occupazione di suolo pubblico.

Cogliamo, infine, l’occasione per ricordarvi che oltre al Vademecum ENEA, i più importanti documenti ufficiali consultabili in relazione al Bonus Facciate sono i seguenti:

Legge di Bilancio per il 2020;

Circolare dell’Agenzia delle Entrate 2/2020;

Guida dell’Agenzia delle Entrate al BonusFacciate.

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