Ecobonus schermature solari e chiusure oscuranti: l’analisi del vademecum ENEA

Prosegue l’analisi ANFIT sulle versioni aggiornate al 2020 dei vademecum ENEA relativi ai diversi prodotti incentivabili con l’Ecobonus. Nell’articolo di oggi ci soffermeremo su quello relativo a schermature solari (tende da sole, veneziane, tende a rullo, tende a bracci, etc.) e chiusure oscuranti (persiane, avvolgibili, tapparelle, etc.), scaricabile integralmente cliccando qui.

Per prima cosa l’Ente specifica che l’Ecobonus può essere applicato all’acquisto e alla posa in opera di schermature solari e/o chiusure tecniche mobili oscuranti elencate nell’allegato M al D.Lgs. 311/2006, montate in modo solidale all’involucro edilizio o ai suoi componenti e installate all’interno, all’esterno o integrate alla superficie vetrata.

Sono poi indicate le caratteristiche di coloro che possono accedere al bonus, degli edifici su cui si va ad intervenire e dell’entità del beneficio.

Risulta infatti che l’accesso al bonus sia limitato ai contribuenti che sostengono le spese e che possiedono un diritto reale sull’unità immobiliare, che gli edifici su cui si interviene siano esistenti e che l’Ecobonus per questa tipologia di intervento sia pari al 50% per gli interventi in ambito delle singole unità immobiliari e pari al 65% per interventi su parti comuni dei condomini, con un limite massimo di detrazione ammissibile pari a 60.000 € per unità immobiliare.

Sono quindi definiti i requisiti tecnici degli interventi.

Le schermature devono essere applicate in modo solidale all’involucro, all’interno o all’esterno della superficie vetrata, ma sempre a protezione di essa. Inoltre non devono essere liberamente montabili/smontabili dall’utente e devono essere orientate da EST a OVEST passando per SUD. Viene anche ricordato, in ossequio al DM 26/06/2015 su requisiti minimi, che il fattore di trasmissione solare totale (gtot) che tiene conto del contributo sia della schermatura che del vetro, deve essere inferiore o uguale a 0,35.

Le chiusure oscuranti possono essere in combinazione con vetrate o autonome, ma nel caso di sostituzione devono garantire prestazioni in termini di efficienza energetica superiori a quelle degli elementi presenti in precedenza. Inoltre l’installazione di chiusure oscuranti è incentivata a prescindere dall’orientamento.

Segue la definizione delle spese che possono essere incentivate attraverso l’Ecobonus in relazione ad interventi relativi a schermature solari e chiusure oscuranti. Nel dettaglio rientrano in questo elenco la fornitura e la posa in opera di tali prodotti, smontaggio e dismissione di eventuali analoghi sistemi preesistenti, prestazioni professionali e opere provvisionali e accessorie.

L’ultimo aspetto trattato nel vademecum riguarda il tema della documentazione.

Per quanto riguarda quella da indirizzare ad ENEA, è stabilito che per ottenere la detrazione vada trasmessa la scheda dell’intervento entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori o dal collaudo e che ciò debba avvenire attraverso l’apposito sito web. Per quanto riguarda, invece, la documentazione da conservare a cura del cliente, è riportato un elenco corposo che riguarda sia aspetti tecnici (certificazione del fornitore/produttore/assemblatore su rispetto dei requisiti tecnici, scheda descrittiva dell’intervento e schede tecniche contenenti certificazioni dei prodotti, Marcatura CE e relative D.o.P.), che amministrativi (fatture, ricevute dei bonifici, copia della mail inviata ad ENEA in cui si indica il codice CPID dell’intervento).

In relazione a quest’ultimo aspetto riteniamo sia importante evidenziare un punto: da lungo tempo per richiedere l’Ecobonus legato a schermature solari e chiusure oscuranti è richiesta la Marcatura CE dei prodotti, ma fino all’anno scorso non erano mai state fornite indicazioni esplicite da parte di ENEA per quanto riguarda la relativa DoP. Tale precisazione è molto importante e rientra nel solco di quanto indicato da ENEA anche in relazione ad infissi e serramenti (vedi news).

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