Fino alla fine del 2017 questa pratica era soggetta ad incentivi del 65%, ma la Legge di Bilancio 2018 ha abbassato l’asticella delle detrazioni al 50%. Tale scelta, che penalizza in primis i consumatori, non è mai stata digerita da tutti coloro che sono legati, attraverso i diversi ruoli, al mondo delle finestre. Più volte i rappresentanti della filiera si sono rivolti alle istituzioni per tentare di porre rimedio a questa presa di posizione (riconfermata nella Legge di Bilancio 2019) che i numeri dimostrano essere punitiva nei confronti di uno dei settori che ha spinto di più l’accesso ai vari bonus edilizi.

Oggi però si aprono delle nuove possibilità in questa direzione, grazie al fatto che in primavera dovrebbero entrare in vigore le norme UNI 11673-2 e 11673-3, relative alla regolamentazione del settore della posa in opera dei serramenti ed in particolare della formazione dei posatori.

In base a ciò si apre la possibilità di presentare al Governo una proposta che correli il rispetto della norma UNI 11673 all’erogazione delle detrazioni fiscali, con queste ultime che dovrebbero tornare al 65%, in maniera tale da premiare chi lavora nel rispetto della legge e con prodotti di qualità che garantiscono prestazioni di alto livello.

In questo modo si potrebbe trasformare l’entrata in vigore di una nuova norma, che solitamente comporta aggravi di tempi e costi più che vantaggi, nella chiave di volta per poter riportare gli incentivi sulla sostituzione dei serramenti ad un livello adeguato all’importanza dell’intervento, ovvero al 65%.”

Proposta che si allinea a quanto più volte suggerito in questo spazio e sulle pagine di “serramenti+design