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In GU il Decreto 13/2022: cessione del credito fino a 3 volte, a certe condizioni

Pubblicato in GU il Decreto 13/2022, che modifica nuovamente l’art. 121 del DL 24/2020, aprendo alla cessione del credito multipla alle banche.

Da tempo il mondo dell’edilizia è in trepidante attesa per l’entrata in Gazzetta Ufficiale di due decreti che dovrebbero ridefinire il quadro legislativo, si spera in maniera definitiva e ponendo fine all’attuale situazione di incertezza. Le tematiche oggetto di revisione sono le solite: cessione del credito e prezzi massimi/asseverazioni.

Il primo di questi due documenti ha visto la pubblicazione il 25 febbraio, con relativa entrata in vigore dal 26 febbraio: si tratta del Decreto Legge 13/2022 (clicca qui per scaricarlo).

Esso dovrà essere convertito il legge dal Parlamento entro 60 giorni e modifica per l’ennesima volta l’articolo 121 del DL 34/2020. In particolare rimodula le limitazioni introdotte solo un mese fa dal Decreto Sostegni Ter (vedi qui). Queste ultime sono state aspramente criticate da tutto il comporto dell’edilizia, avendo comportato una sorta di blocco al mercato dei crediti per molti operatori.

Nonostante l’operatività del servizio di ANFIT SRL in materia non sia mai stata intaccata da tale provvedimento, ANFIT ha più volte criticato i contenuti dell’articolo 28 del Sostegni Ter, proponendo soluzioni alternative e più efficaci per raggiungere lo scopo del contrasto alle frodi. In particolare questa linea è stata portata avanti in sinergia con le altre Associazioni di settore, attraverso una nota congiunta (clicca qui).

Il Decreto 13/2022 accoglie buona parte delle proposte contenute nella suddetta nota, con l’esclusione della “cessione di filiera”. Nel dettaglio, la nuova regolamentazione prevede la possibilità di effettuare due cessioni ulteriori in seguito alla prima, a patto che i beneficiari siano istituti bancari o intermediari finanziari iscritti negli appositi albi. Il tutto prescindendo dall’eventuale iniziale sconto in fattura, che non incide nel calcolo del numero di passaggi.

In sostanza, per quanto riguarda questo aspetto, si passa dalla legislazione post Sostegni Ter che consentiva una sola cessione senza facoltà di passaggi ulteriori, a un quadro normativo che consente fino a 3 cessioni, a patto che siano rispettate alcune condizioni.

Oltre alla qualifica sugli operatori coinvolti, il DL 13/2022 subordina le procedure di cessione all’introduzione e all’utilizzo di un codice di tracciamento delle operazioni, attraverso cui sarà possibile individuare univocamente i crediti ed evitare il meccanismo della cessione parziale, espressamente vietata dal nuovo comma 1-quater.

Infine, viene modificato il regime sanzionatorio previsto, con l’attribuzione di pene spropositate per i tecnici che dovessero fornire asseverazioni scorrette: reclusione da due a cinque anni, oltre a una multa da 50mila a 100mila euro. Quest’ultima scelta, come evidenziato anche dalla Rete Professioni Tecniche, è tanto incomprensibile, quanto inutile. Infatti, sulla base dei dati pubblicati dall’Agenzia delle Entrate, i lavori già coperti dal sistema asseverativo vigente hanno contribuito per il 3% alle frodi emerse, mentre il cuore della problematica è chiaramente derivato dalle procedure legate ai bonus che non prevedevano asseverazione. In sostanza, quindi, il Legislatore inasprisce le sanzioni verso la categoria che con il proprio operato ha limitato a valori minimi le frodi relative alle pratiche cui ha contribuito.

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