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Porte interne: spazi e design

Le porte interne definiscono il carattere e il design di una casa. Da ANFIT una guida pratica rivolta al consumatore finale per sceglierle consapevolmente.

CIAO A TUTTI!

ANFITblog torna con una nuova uscita! I nostri brevi articoli ti forniscono spunti e consigli su come gestire e organizzare al meglio la tua casa, sempre in maniera semplice e chiara.

In questa uscita affronteremo un tema che presenta sia aspetti tecnici, che di natura estetica, e che influenza in maniera decisiva l’abitazione di ciascuno: la scelta delle porte interne. Come spesso accade per gli argomenti trattati in questo blog, ciò che a prima vista può sembrare banale, in realtà non lo è. Scegliere le porte interne per una nuova abitazione, o nell’ambito di una ristrutturazione, è un compito delicato che va affrontato con attenzione. Per questo ti forniamo tutte le informazioni che ti consentiranno di fare una scelta consapevole, che ti garantisca di realizzare in maniera efficace l’idea a cui pensavi da tempo.

In questo contenuto presenteremo gli aspetti più importanti legati al tema: i componenti, gli aspetti dimensionali, le tipologie di apertura e i materiali che caratterizzano le porte interne. Prima di iniziare, però, un avvertimento: le porte non costituiscono dei semplici divisori tra una zona e l’altra, ma rappresentano dei veri e propri elementi d’arredo che possono trasformare completamente il look di un ambiente!

 

ELEMENTI CHE COSTITUISCONO UNA PORTA

Il primo aspetto che andiamo ad affrontare è l’insieme degli elementi che compongono una porta. Alcuni sono facilmente identificabili da parte di chiunque, mentre altri sono più caratteristici. Per aiutarti a scegliere consapevolmente le giuste porte interne, è fondamentale partire da qui:

  • Anta: è l’elemento mobile che si apre e si chiude. Può subire diversi movimenti in base al meccanismo di apertura del serramento;
  • Telaio fisso: è l’elemento costituito dall’insieme della traversa superiore e dei due montanti laterali;
  • Falso telaio o controtelaio: è l’elemento che mette in comunicazione la porta con il muro;
  • Copri fili: elementi longitudinali utilizzati per coprire le interruzioni tra telaio, controtelaio e muro;
  • Maniglia: non è necessariamente sempre presente, ma quando c’è rappresenta l’elemento su cui fare leva per aprire la porta;
  • Serratura: meccanismo che consente di chiudere “a chiave” la porta;
  • Cerniere: elementi che consentono alle ante di ruotare;
  • Guarnizioni: elementi che consentono di attutire urti e rumori.

 

MISURE E INGOMBRI

La scelta della giusta porta interna dipende fondamentalmente da due aspetti: il gusto estetico e gli spazi a disposizione. Mentre il primo varia da persona a persona, sul secondo non c’è margine di errore. Accorgersi di aver acquistato una bella porta, ma che non si apre completamente a causa della geometria dell’ambiente in cui viene installata, non è accettabile.

Per evitare di incorrere in questi problemi, gli aspetti da tenere in considerazione sono i seguenti:

  • Dimensioni dell’ambiente;
  • Larghezza del vano;
  • Altezza del vano a partire dal pavimento finito;
  • Spessore del muro;
  • Presenza e dimensioni di eventuali sporgenze in prossimità del vano;
  • Presenza e dimensioni di altri elementi che potrebbero limitare i movimenti delle porte;
  • Verso di apertura prescelto.

Solo sulla base di questi riferimenti potrai individuare una porta adatta alle tue esigenze e non avere brutte sorprese.

 

TIPOLOGIE DI APERTURA

Definiti gli elementi che compongono le porte e gli aspetti legati a misure e dimensioni, passiamo a presentarti gli aspetti in base ai quali esse possono essere divise in categorie.

Il primo è sicuramente il verso di apertura. Questa caratteristica va tenuta fortemente in considerazione quando stai scegliendo la/e porta/e interna/e, in quanto influenza fortemente la fruibilità degli spazi. Alcune soluzioni consentono di risparmiare molto spazio, altre garantiscono design particolari. Di seguito ti presentiamo le possibili tipologie di apertura disponibili sul mercato:

  • A battente: l’apertura a battente è quella più classica e più diffusa, sia in ambito abitativo che commerciale o pubblico, come uffici o luoghi di ritrovo. Tale soluzione può prevedere una o due ante e comporta un ingombro pari alle dimensioni dell’anta stessa. Le porte a battente, oltre che dalle ante, sono composte dal telaio, da una maniglia per lato, da una serratura e da un sistema di cardini a muro che consente una rotazione di 90°. Solitamente le porte caratterizzate da questo sistema di apertura si aprono verso l’interno del vano, con spinta da destra o sinistra. D’altra parte, è possibile montare porte a battente con apertura verso l’interno. Tipicamente, a parità di altre condizioni, questa soluzione risulta più economica rispetto alle possibili alternative. L’apertura a battente è molto versatile, ma risulta inadatta per gli ambienti di piccole dimensioni (sgabuzzini, corridoi di comunicazione, etc.) per cui sono più indicate altre tipologie di apertura.

  • Scorrevoli: le porte a battente non sono adatte a tutti gli ambienti: in quelli di dimensioni più contenute, come ripostigli o corridoi di servizio, è necessario utilizzare porte con sistemi di apertura che non prevedano la rotazione. Se si vuole minimizzare il volume di ingombro la soluzione adatta spesso è la porta scorrevole. Gli scorrevoli permettono di utilizzare razionalmente lo spazio, grazie al fatto che l’anta, per aprirsi, scorre e non necessita di ruotare. Le porte scorrevoli possono essere suddivise in due gruppi, in base a come l’anta viene accolta:

a) porte scorrevoli a scomparsa: le ante scorrono all’interno della parete in una intercapedine dove è installato un controtelaio scatolare che le accoglie. Nel caso di scorrevole a scomparsa a due ante, è possibile sia che entrambe le ante scorrono all’interno dello stesso scasso, sia che ciascuna ne abbia uno dal proprio lato. Questa soluzione, in fase di installazione, richiede lavori murari.

b) porte con scorrimento esterno: le ante scorrono parallelamente alla parete, su binari metallici telescopici. Tale soluzione è più economica e di rapida installazione, ma richiede la presenza di uno spazio adeguato in corrispondenza della parete di scorrimento e garantisce una minore capacità di isolamento termo-acustico.

  • A soffietto o a libro: in alcuni casi anche la soluzione scorrevole non risulta utilizzabile. Ciò può accadere quando non è possibile effettuare lavori murari o quando lungo il muro non c’è lo spazio per far scorrere l’anta. In queste situazioni si tendono ad impiegare le porte a soffietto o a libro. Questi tipi di serramenti sono costituiti da un numero variabile di pannelli pieghevoli (solitamente in PVC effetto legno) agganciati a una guida superiore e a due montanti laterali che si piegano su loro stessi. La dimensione di questo tipo di porta corrisponde alla grandezza del vano quando è chiusa, mentre una volta aperta il suo ingombro si riduce a circa la grandezza del singolo pannello.

  • Basculanti o a bilico o rototraslanti: L’ultima modalità di apertura che ti presentiamo è quella rototraslante o basculante o a bilico verticale. Questa soluzione, inizialmente utilizzata quasi solo in ambienti pubblici (negozi, ristoranti, bar, etc.) si è diffusa progressivamente anche in ambito domestico e ultimamente viene considerata particolarmente di moda. Le porte basculanti, come quelle a battente e quelle traslanti, sono composte da un solo pannello che non è incernierato su un lato, ma può sia scorrere che ruotare in relazione a un perno apposito. Ciò permette di distribuire l’ingombro dell’anta a metà tra due stanze e di poter aprire la porta semplicemente con una leggera spinta.

 

MATERIALI

Le porte interne, oltre che in base al meccanismo di apertura che le caratterizza, possono essere classificate in base al materiale di cui sono costituite. Di seguito una breve descrizione dei materiali più diffusi sul mercato, distinguendo tra quelli che costituiscono l’anta e quelli che caratterizzano le finiture.

 

MATERIALI CHE COSTITUISCONO L’ANTA

  • Legno massello: è la soluzione più diffusa e più antica. L’anima dell’anta è piena, composta da materiale omogeneo come massello di legno lastronato o lamellare. Questa struttura è molto robusta e stabile, garantisce un buon livello di isolamento termo-acustico e trasmette un forte senso di autenticità a chi la osserva. Scendendo nel dettaglio, le ante in legno massello sono realizzate utilizzando il durame, ovvero la parte interna, più dura e vecchia, dell’albero.
  • Legno listellare: l’anima dell’anta è realizzata con listelli di legno (solitamente pioppo o abete), montanti e traversi, incollati perpendicolarmente tra loro a formare una lastra unica che poi viene rivestita esternamente. Tale lavorazione conferisce stabilità all’anta e tipicamente è utilizzato in combinazione con il vetro.
  • Legno lamellare: l’anima dell’anta ha una composizione simile a quella del legno listellare, con la differenza che gli elementi che la compongono hanno dimensioni differenti.
  • Legno tamburato: l’anima dell’anta è composta da una struttura a sandwich con interno alleggerito (riempimento alveolare a nido d’ape) e ricoperto esternamente da fogli di compensato o MDF. Le porte in legno tamburato sono leggere, maneggevoli e resistenti.
  • Impialliacciato: le ante realizzate attraverso questa lavorazione sono composte da legname di diverso tipo ricoperto con un sottile tranciato di legno, detto piallaccio. Il pannello che viene scelto per la copertura è di un legno pregiato tagliato lungo la vena o controvena o nella radica dell’albero.
  • MDF: Il MDF(Medium density fiberboard, pannello di fibra a media densità) è un materiale derivato del legno, composto da fibre di legno trattate a secco con un impasto di formaldeide. Il MDF è un materiale molto versatile e può essere classificato in base alla densità che lo caratterizza in LDF (bassa), MDF (media) e HDF (alta).
  • Vetro: la porta in vetro, permette il passaggio della luce e dona maggiore luminosità agli ambienti che separa. Con le porte in vetro – che può essere di vari tipi (trasparente, opaco, semiopaco, satinato o decorato) – si possono realizzare porte a battente e porte scorrevoli del tipo a scomparsa o esterne muro. Nella scelta è bene accertarsi delle caratteristiche del vetro, con particolare attenzione agli aspetti legati alla sicurezza. Da questo punto di vista il vetro deve essere stratificato, resistente agli urti e temperato, per non produrre schegge taglienti in caso di rottura.

 

MATERIALI CHE CARATTERIZZANO LE FINITURE

La struttura dell’anta viene sigillata e tamponata con pannellature che ne definiscono le finiture. Si distinguono finiture in:

  • Legno: la finitura esterna è realizzata con tranciati di legno pregiato di diverse essenze, come noce, rovere, frassino, ebano, ciliegio, castagno.
  • Laccato: soluzione molto diffusa, soprattutto in un arredamento di gusto moderno o contemporaneo; il trattamento che le contraddistingue è caratterizzato dall’applicazione di più strati di vernice opaca o brillante; tali finiture sono disponibili in diversissimi colori e rendono la porta impermeabile e molto facile da pulire (è sufficiente un panno con un detersivo neutro).
  • Laminato: il laminato è un materiale sintetico, dallo spessore limitato, è il risultato dell’incollaggio di diversi e sottilissimi fogli di carta impregnati con resine. Una volta lavorato è in grado di assumere qualsiasi aspetto estetico, imitando i materiali naturali. Le essenze del legno, (noce, rovere, frassino, ebano, etc.) sono riproducibili attraverso questa soluzione, che è particolarmente utilizzata in relazione a spazi pubblici quali alberghi e ristoranti.
  • Laminatino: è un materiale ad alta resistenza all’umidità, al calore, al fuoco, ai graffi e alle macchie, e riproduce sapientemente le venature del legno su carta laminata rivestita con materiali plastici che fungono da protezione.
  • Alluminio: reso da speciali trattamenti di ossidazione anodica resistente ai graffi e alla corrosione, verniciato e protetto, risulta duttile e leggero; può essere utilizzato pressofuso o trafilato.

 

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Con questa guida, ti abbiamo fornito le indicazioni fondamentali per capire come scegliere le porte interne più adatte per la tua casa, coniugando design e funzionalità. Tutto questo a patto di rivolgersi a serramentisti qualificati e che utilizzano prodotti di qualità, come gli associati ANFIT (Associazione Nazionale per la tutela della Finestra made in Italy)!

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