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Finco: escludere i lavori sotto i 15.000 € dall’applicazione del DL antifrode

ANFIT riporta e condivide la proposta di emendamento targata Finco volta a limitare gli effetti del DL antifrode sopra i 15.000 € di importo dei lavori.

Il Governo, attraverso un emendamento apposito, ha trasfuso il contenuto del DL 175/2021 “antifrode” nel Disegno di Legge di Bilancio. Tale scelta permette di emendarne il contenuto in sede di discussione della Manovra e, si spera, di migliorarne gli aspetti più critici.

A riguardo Finco, Federazione Industrie Prodotti Impianti Servizi ed Opere specialistiche per le costruzioni, cui ANFIT è federata, ha formulato un emendamento relativo all’introduzione del visto di conformità per tutti i lavori diversi dal Superbonus110%.

Nello specifico la Federazione ritiene che i lavori di importo inferiore ai 15.000 € debbano essere esclusi dal campo di applicazione del nuovo strumento:

“Si tratta di un livello di spesa che riguarda i bonus con una percentuale di detrazione minore (Ecobonus 50% o 65% e il bonus Ristrutturazioni 50%) – scrive Finco in una nota – che già prevedono una controparte (il cliente finale) che, in quanto compartecipe della spesa per una percentuale consistente, svolge già il ruolo di controllo sui prezzi applicati dai fornitori. Di contro gli effetti attualmente introdotti dall’emendamento 9.2000 su commesse entro tale valore, rappresenterebbero un costo aggiuntivo che inciderebbe in modo rilevante sul totale di spesa e che finirebbe col pesare sul cliente finale o col penalizzare la piccola impresa di territorio che tipicamente copre quella fascia di interventi”.

ANFIT rilancia e sostiene questa iniziativa, che, attraverso la logica del buon senso, eviterebbe di incagliare un mercato per il quale il rischio di illeciti (data la suddetta dinamica fornitore/cliente) è sostanzialmente trascurabile.

Nel frattempo l’AdE ha provveduto a riformulare in maniera più organica le FAQ in materia di antifrode del 22 Novembre scorso attraverso la Circolare 16/E (clicca qui per scaricarla). Il testo non introduce particolari nuovi chiarimenti e lascia sostanzialmente inalterato il quadro precedente (descritto qui).

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