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Bonus infissi, finestre e serramenti: non sono uguali, chi sbaglia i termini perde la detrazione

Infissi, finestre e serramenti non sono uguali. Chi sbaglia i termini rischia di perdere la possibilità di accedere a diversi bonus.

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bonus infissi

Quando si guarda la finestra non si mai che cosa potrebbe esserci là fuori nella notte. Forse lo sfolgorio delle stelle, forse un drago, forse un urlo d’amore, forse la grazia di un angelo, forse un assassino che scappa nel buio. È tutto là fuori, per chi vuole guardare“, afferma Fabrizio Caramagna. Le finestre, in effetti, permettono di volgere uno sguardo a ciò che si trova al di fuori delle mura della propria casa e scoprire cosa ci circonda. Le finestre permettono anche di mantenere un clima adeguato all’interno della nostra abitazione, proteggendola dalle intemperie. A patto che si abbiano infissi, finestre e serramenti in buone condizioni.

Se tutto questo non bastasse, aiutano a impedire che qualcuno violi i nostri spazi e attutiscono eventuali rumori esterni. Per questo motivo è fondamentale assicurarsi di avere sempre finestre e infissi in buone condizioni. A tal fine bisogna sostenere dei costi. Non sempre, purtroppo, si dispone del denaro necessario e per questo motivo può rivelarsi utile accedere alle varie detrazioni messe in campo dal governo.

Per accedere a tali bonus è necessario prestare attenzione ai termini utilizzati: finestre, infissi e serramenti, infatti, non indicano tutti la stessa cosa. Ecco cosa significano.

Bonus infissi, finestre e serramenti: non sono uguali, chi sbaglia i termini perde la detrazione

Capita spesso di sentire parlare di infissi e finestre come se fossero la stessa cosa. Nella realtà dei fatti, però, non è così. Un errore terminologico che può costare caro nel momento in cui si chieda di accedere a delle detrazioni. A fare chiarezza sulla questione ci ha pensato Anfit, l’Associazione nazionale per la tutela della finestra Made in Italy, che a tal proposito ha ricordato che:

  • La legge 296/2006, che rappresenta tutt’ora la pietra angolare su cui è stato costruito tutto il castello dell’Ecobonus, fa riferimento al concetto di “finestre comprensive di infissi”;
  • L’articolo 14 del decreto legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 90, fa riferimento a “interventi di acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi”;
  • Il Decreto Requisiti Minimi del 26/06/2015, in relazione alla definizione delle soglie per le trasmittanze termiche, prende a riferimento le  “chiusure tecniche trasparenti e opache e dei cassonetti, comprensivi degli infissi”.

Altre cose da non dimenticare

  • Il vademecum ENEA stabilisce che è agevolabile la sostituzione di “finestre, lucernari e porte comprensivi di infissi”, delimitanti il volume riscaldato verso l’esterno o verso vani non riscaldati;
  • Il Decreto Requisiti Ecobonus 2020, nelle definizioni contenute nell’articolo 2, indica che per finestre comprensive di infissisi intendono le “chiusure tecniche trasparenti e opache, apribili e assimilabili, e dei cassonetti, comprensivi degli infissi”;
  • L’allegato A al Decreto Prezzi MiTE fa riferimento alla “Sostituzione di chiusure trasparenti, comprensive di infissi“.

Entrando nei dettagli, Anfit ricorda che l’infisso è il telaio. Ovvero si tratta dell’elemento permanente, fisso che è ancorato alla parte sui cui poi vengono agganciate ante, pannelli e vetrate. Finestra e serramento, invece, indicano entrambe la parte fissata all’infisso e che si può aprire. Sapere l’esatto significato di tali termini può sembrare superfluo, ma in realtà non è così. A seconda del tipo di elemento su cui si interviene, infatti, si ha diritto ad agevolazioni differenti.

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