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EMISSIONI SONORE PROVOCATE DA UN LOCALE PUBBLICO

QUANTO VALE "UN DECIBEL IN PIÙ'"?

Riportiamo in forma integrale un articolo datato 10.09.2013 apparso su Casaeclima.com, il portale sull’efficienza energetica e la sostenibilità degli edifici, con il seguente sottotitolo: “Sembra poco ma l’incremento di un decibel (dB) corrisponde ad un aumento del livello di rumore nell’ordine del 25%”. Ritenendo si tratti di un articolo a favore della categoria di prodotti da noi rappresentati, perciò sfruttabile a livello commerciale, ben volentieri diffondiamo.

Quest’estate, in Toscana, un locale è stato multato per “un solo decibel in più”, come si è sfogato il titolare a seguito della denuncia. Sono quindi intervenuti gli operatori dell’ARPAT (Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana), i quali hanno effettuato una misura fonometrica, fra le ore 22,00 e le ore 1,00 del 16 giugno, presso l’abitazione dello stesso esponente. Ma vediamo cosa può insegnare questo caso in termini di disturbo acustico. L’abitazione presso la quale sono state effettuate le rilevazioni rientra nella classe acustica IV del Piano Comunale di Classificazione Acustica (PCCA) del Comune di Pisa, nel quale si applicano quindi i seguenti limiti:
anfitinforma-30-2 Le misurazioni effettuate hanno dato i seguenti risultati:
anfitinforma-30-3I CALCOLI DI ARPAT. Sottraendo al livello di rumore ambientale medio misurato all’interno dell’abitazione a finestra aperta in periodo notturno (55,1 dB) il livello medio di rumore residuo (51,0 dB) si ottiene una differenza di 4,1 dB superiore al limite differenziale di immissione notturno previsto dalla normativa vigente (3 dB). Peraltro l’esponente ha anche dichiarato che, in altre occasioni, il livello della musica era notevolmente più alto.
L’UNITÀ DI MISURA dB. Il superamento quindi è stato di 1,1 dB. In tal caso ARPAT non ha poteri discrezionali: quando un limite è superato con certezza si contesta la violazione della legge. Va comunque evidenziato che il decibel (dB) – l’unità di misura che viene utilizzata per misurare i livelli di rumore – segue una scala logaritmica, per cuisi può dire che un incremento di un valore di 3 decibel corrisponde a un suo raddoppio. Ogni valore in dB corrisponde ad un fattore di moltiplicazione o divisione (rispettivamente in caso di aumento o diminuzione) della grandezza misurata. Nella seguente tabella vengono riassunti brevemente i vari fattori di moltiplicazione o divisione:
anfitinforma-30-4Questo significa che l’incremento di un decibel (dB), che apparentemente sembra poco, corrisponde ad un aumento del livello di rumore nell’ordine del 25%.
Fonte: CASAECLIMA.COM

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