In GU il DM Requisiti Minimi 2025: aggiorna il precedente Decreto Requisiti Minimi 2015 e ridisciplina l’efficienza energetica in edilizia.
Il 26 giugno 2015 veniva pubblicato il cd. Decreto Requisiti Minimi, il testo cardine in materia di efficienza energetica in edilizia e che nell’ultimo decennio ne ha definito gli standard di riferimento.
Il documento, che, tra le altre cose, recepiva la Direttiva UE EPBD II, è stato soggetto a una articolata revisione, che ne ha allineato i contenuti all’importante evoluzione tecnica verificatasi in questi anni e, al contempo, ha rappresentato l’attuazione del D. Lgs. 48/2020 che stabiliva il recepimento della Direttiva Europea 2018/844/UE, detta anche EPBD III (clicca qui).
Quest’ultima indicazione, ossia il recepimento nella legislazione italiana della EPBD III, può apparire come un refuso, dato che nell’ultimo paio d’anni abbondante abbiamo ripetutamente discusso della Direttiva 2024/1275, ovvero la quarta versione della Direttiva EPBD.
In realtà, però, la situazione è proprio questa, come per altro confermato dalla scelta del Governo di non inserire il recepimento della Direttiva UE EPBD IV nel disegno di legge di delegazione europea 2025 (clicca qui per approfondire).
Il testo, quindi, pur anticipando alcuni dei contenuti della EPBD IV, non ne rappresenta il recepimento formale, che dovrà avvenire tramite un ulteriore testo dedicato entro il 29 maggio 2026.
Detto della scelta “politica”, al ritardo nella pubblicazione di questo nuovo Decreto, atteso ormai da anni, ha contribuito il complicato iter che ha dovuto subire. Infatti, prima si è svolta l’elaborazione del testo da parte del MASE, quindi l’analisi da parte del CTI e di ENEA, fino ad arrivare all’approvazione da parte della Conferenza Unificata, avvenuta solo il 30 Luglio scorso.
Infine, il Decreto MASE 28/10/2025, ossia il documento ufficiale e definitivo (clicca qui per consultarlo) è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale in data 05/12/2025 con il numero 283.
Per chiarezza e semplicità espositiva, per riferirci al DM 283/2025 abbiamo fatto e faremo riferimento alla locuzione Decreto Requisiti Minimi 2025 anche se formalmente esso non abroga né sostituisce il DM 26/06/2015, ma si limita ad aggiornane i contenuti, come testimoniato dal titolo del Decreto stesso, ossia Aggiornamento del decreto 26 giugno 2015, recante “Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prestazioni e dei requisiti minimi degli edifici”.
Il documento, che ri-disciplina numerosi aspetti legati sia al mondo dell’impiantistica, sia a quello dell’involucro edilizio, è strutturato tramite 11 articoli e 2 allegati, di cui il primo dotato anche delle 2 appendici A e B.
Di seguito ne presentiamo una prima analisi generale.
Il primo articolo introduce un riferimento ai veicoli elettici, mentre il secondo modifica a aggiorna le definizioni pre-esistenti, introducendo, tra le altre cose, una nuova caratterizzazione del concetto di ponte termico volta a porre maggiore attenzione rispetto alla versione previgente del DM a questo tema.
Gli articoli 3-7 consistono in leggeri aggiustamenti della versione previgente del DM, mentre gli articoli 8 e 9 consistono in una riscrittura ex novo degli Allegati 1 e 2 del documento iniziale. L’articolo 10 modifica la definizione di ponte termico presente all’interno del testo D. Lgs. 192/2005 allineandola a quella postulata all’articolo 1 del DM.
Infine l’articolo 11 disciplina le tempistiche di entrata in vigore, stabilendo che ciò avvenga 180 giorni dopo la pubblicazione in GU, ossia il 3 giugno 2026.
L’Allegato 1 definisce ridefinisce la caratterizzazione delle prestazioni energetiche dei diversi elementi dell’involucro e dell’impianto, rendendo l’edificio di riferimento molto più accurato e, quindi, le verifiche più aderenti al comportamento reale del fabbricato.
L’Allegato 2 consta esclusivamente nel riportare l’elenco delle norme tecniche di riferimento per il calcolo della prestazione energetica degli edifici
Definito questo quadro generale, rimandiamo le analisi specifiche riferite agli impatti sul settore serramenti a un ulteriore articolo che verrà pubblicato in gennaio e a un webinar dedicato proprio a questo tema che si svolgerà a seguire.
Stay tuned!
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