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DL 11: associazioni chiedono ripristino di sconto in fattura e cessione

 

 

Si è svolta ieri la conferenza stampa alla Camera dei Deputati ”Non solo 110%: Ecobonus e Bonus Casa, no allo stop della cessione credito/sconto in fattura” promossa dall’On. Erica Mazzetti di Forza Italia. Sono intervenute le principali associazioni del comparto che hanno chiesto il ripristino di sconto in fattura e cessione del credito. Ma non solo

Nella Sala Stampa della Camera dei Deputi sono intervenuti ieri pomeriggio Stefano Casandrini di Assotermica, Roberto Saccone di Assoclima, Marco Rossi di Anfit, Pietro Gimelli di UNICMI e Gabriele Meroni di FederlegnoArredo.

Le Associazioni hanno chiesto la reintroduzione dello sconto in fattura e la cessione del credito per ecobonus (50%-65%) e bonus casa (50%) e la non applicabilità del DL 11 del 16 febbraio 2023 per ordini, forniture e ingaggi già concordati in data antecedente l’entrata in vigore di questo Decreto.

Le conseguenze riscontrate dagli operatori in queste ultime settimane a seguito di questa decisione del Governo potrebbero produrre per quest’anno una diminuzione tra il 30% e il 40% degli interventi di riqualificazione energetica (Ecobonus) e di ristrutturazione edile (Bonus-casa) con ricadute sulle imprese e sugli addetti ai lavori.

Governo aperto al dialogo sul DL 11

L’On. Mazzetti si è dimostrata molto conciliante e collaborativa e ha dichiarato che si farà portavoce attiva di tutte le richieste di emendamento in fase di conversione in legge del DL 11. Ha dichiarato che verrà posta grande attenzione alle incentivazioni per recupero energetico, ricostruzioni post-sisma e per classi meno abbienti e probabilmente si delineeranno piani con visioni da oggi ai prossimi 10 anni.

Necessarie proposte strutturali

Rendere strutturali gli incentivi dando regole certe e a lunga scadenza è quello che tutti gli operatori del mondo dell’edilizia si aspettano da almeno un decennio e sarà sicuramente un importante tassello nel progetto più completo di riconversione energetica degli edifici dei prossimi anni.

Ma ora si fa impellente l’esigenza di risolvere il problema delle disdette o delle sospensioni degli ordini in essere, destinati a cantieri non ancora avviati il 16 febbraio. Parliamo di commesse destinate all’edilizia libera per le quali le aziende si sono già esposte verso fornitori o addirittura avevano già avviata o conclusa la produzione e che ora sono bloccate.

Possibili soluzioni

A questo proposito in chiusura di incontro è intervenuto l’On. Andrea de Bertoldi che ha tranquillizzato il comparto affermando che è ragionevole prevedere l’approvazione di un emendamento che ammetta allo sconto in fattura gli interventi che attestino il possesso della fattura di acconto o di contratto di cessione del credito per l’opzione di sconto in fattura antecedenti al 17 febbraio 2023. L’On ha parlato anche di autocertificazione congiunta di beneficiario e azienda scontante ma sicuramente sarà più sicura, corretta e attuabile la soluzione con la dimostrazione di fatture e contratti chiesta e sostenuta dalle Associazioni.

Salvaguardare i bonus minori

Associazioni che si sono dichiarate disponibili e aperte a discussioni e confronti sul tema incentivi.

“Non possiamo far altro che sottolineare come l’improvviso ed ennesimo cambio in corsa delle regole di applicazione del Superbonus abbia finito per fagocitare anche i cosiddetti bonus minori, quali ecobonus e bonus casa, i cui impatti sulle casse dello Stato sono di gran lunga inferiori rispetto a quelli del 110%”, hanno dichiarato congiuntamente i rappresentanti delle associazioni in sala stampa.

 

A questo link è possibile rivedere e scaricare il video completo.

a cura di Olga Munini

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