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FAQ dell’Agenzia sul DL Antifrodi. Anfit: che delusione

 

24 Novembre 2021

 

 

Le nuove FAQ presenti sulla pagina dell’AdE affrontano (anche se in maniera non soddisfacente) alcuni effetti del DL 157/2021.

Le FAQ dell’Agenzia delle Entrate sul DL Antifrodi (clicca qui) sono sostanzialmente deludenti e risolvono solo in parte i problemi aperti dal provvedimento. Sostanzialmente sono per ora un grande punto interrogativo. E’ questo, in sintesi, il punto di vista di Anfit, l’associazione nazionale per la tutela della finestra Made in Italy.

Alla fine, sottolinea Anfit, la montagna ha partorito il topolino: l’Agenzia delle Entrate, in luogo dell’attesa Circolare chiarificatrice, ha per ora aggiornato la pagina dedicata alle FAQ (clicca qui), fornendo alcune indicazioni relative agli effetti dell’entrata in vigore del DL 157/2021.

FAQ deludenti

A 10 giorni dall’entrata in vigore del DL antifrodi operatori e clienti possono, quindi, disporre di qualche indicazione in più sulla mutata situazione in materia di cessione del credito e sconto in fattura dei bonus edilizi differenti dal Superbonus110%, ma la delusione rispetto al testo atteso è forte.

Si tratta, infatti, di 5 FAQ che affrontano solo alcuni dei numerosi aspetti pochi chiari (come già detto qui) emersi dopo l’emanazione del DL.

A una prima lettura i punti fermi sembrano essere 4:

1-gli effetti del DL 157/2021 (nonostante l’entrata in vigore a partire dal 12/11/2021 scorso) non influenzano le transazioni per cui è già avvenuto il pagamento della fattura, ma per cui non è ancora avvenuta la trasmissione all’Agenzia della comunicazione dell’opzione per lo sconto. In sostanza per tutti i lavori già pagati fa fede la legislazione pre DL 157/2021;

2-entro il 26 Novembre prossimo le procedure telematiche per l’invio delle comunicazioni relative all’opzione di sconto saranno aggiornate;

3-è possibile fare riferimento all’Allegato I al DM Requisiti Tecnici per valutare la congruità delle spese. Il tutto in attesa dell’adozione del famoso Decreto MITE sul tema;

4-l’asseverazione tecnica deve vertere sulla congruità delle spese sostenute e non sui requisiti tecnici dell’intervento, per quanto questi debbano comunque rispettare la relativa legislazione.

Forti richieste di cambiamento

Nel frattempo, le richieste di modifica del testo si susseguono, sia da parte degli operatori, sia da parte del mondo politico: si va dalla detraibilità del visto di conformità, all’introduzione di una soglia (economica o per tipologia di intervento) al di sotto della quale non far valere le nuove imposizioni introdotte dal DL antifrodi.

Probabilmente le cose cambieranno. Un’altra volta ancora, conclude amaramente Anfit.

Photo by Simone Secci on Unsplash

a cura di EB

 

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