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Articolo 10 e sconto in fattura, si lavora alla modifica della Legge

Rivedere l’articolo 10 del decreto “Crescita”, che ha introdotto lo sconto immediato in fattura alternativo all’ecobonus e al sismabonus. Dopo le proteste degli operatori del settore, associazioni, imprenditori e parlamentari si sono confrontati sul tema durante una riunione nel bolognese.

Al centro dell’attenzione le pesanti ripercussioni sulla liquidità delle aziende del settore casa che volessero venire incontro alle richieste dei clienti di ricevere lo sconto immediato in fattura.
Sconto in fattura: incontro tra associazioni, imprenditori e politici

L’incontro, organizzato da Anfit e Assites, appartenenti a Caseitaly, e moderato da Finco, è stato giudicato positivo.

I partecipanti hanno chiesto un confronto con il nuovo Ministro dello Sviluppo Economico e ottenuto un ulteriore incontro con il Ministro Teresa Bellanova, che a fine luglio, mentre ricopriva il ruolo di Senatrice dell’opposizione, ha presentato un disegno di legge per l’abrogazione della misura.

La Senatrice Roberta Toffanin (FI) e l’Onorevole Massimo Enrico Baroni (M5S), intervenuti all’incontro, hanno espresso preoccupazione nei confronti dell’articolo 10 e dato la loro disponibilità a collaborare per superare le problematiche ad esso connesse. Come riferisce una nota stampa di Caseitaly, il Senatore Gianni Girotto (M5S), presidente della 10ª Commissione permanente, ha proseguito dicendo che non esclude in futuro una possibile riflessione sull’ipotesi di abrogare totalmente l’articolo 10 e che sono a breve previste audizioni sulla riforma del sistema di efficientamento energetico, cui Finco sarà chiamata a partecipare.

“L’incontro è stato proprio come ci eravamo immaginati. Tanti partecipanti, un momento in cui poterci confrontare direttamente con i parlamentari che condividono con noi le preoccupazioni che l’approvazione dell’articolo 10 ha causato alle aziende del settore casa. Sono arrivate buone notizie e buoni propositi, ci auguriamo che qualcosa cambi e che la situazione migliori. Siamo fiduciosi e continuiamo a lavorare fianco a fianco con le Istituzioni in favore del cambiamento”, ha dichiarato a margine dei lavori la Presidente Anfit e Caseitaly Laura Michelini.
Sconto alternativo a ecobonus e sismabonus, come funziona

In base alle novità, introdotte dal Decreto “Crescita”, i beneficiari delle detrazioni per gli interventi di riqualificazione energetica e di riduzione del rischio sismico, possono optare per un contributo di pari ammontare, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi.

L’opzione va comunicata all’Agenzia delle Entrate seguendo le indicazioni fornite con il provvedimento attuativo.

Il fornitore che ha praticato lo sconto recupera il relativo importo sotto forma di credito d’imposta da utilizzare esclusivamente in compensazione tramite modello F24, a decorrere dal giorno 10 del mese successivo a quello in cui è stata effettuata la comunicazione dell’opzione per lo sconto, in cinque quote annuali di pari importo. La quota di credito non utilizzata nell’anno può essere utilizzata negli anni successivi, ma non può essere richiesta a rimborso.

In alternativa all’utilizzo in compensazione, il fornitore può anche cedere il credito d’imposta ai propri fornitori, anche indiretti, di beni e servizi, con esclusione della possibilità di ulteriori cessioni da parte di questi ultimi. È invece vietata la cessione agli istituti di credito, agli intermediari finanziari e alle amministrazioni pubbliche.

 

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