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Bonus Barriere 75%: pressione per la manovra dell’anta mobile e relativa normativa

Il Bonus Barriere 75% ha portato alla ribalta la pressione per la manovra dell’anta mobile: vediamo una breve analisi normativa in merito.

Vuoi per la dimensione dell’incentivo, vuoi per la novità della sua applicazione al settore serramenti, vuoi perché è rimasto pressoché l’unico strumento in relazione al quale sono liberamente attivabili le opzioni alternative di cessione del credito e/o sconto in fattura, il Bonus Abbattimento Barriere Architettoniche da alcuni mesi rappresenta uno degli argomenti di maggiore attualità per il settore dei serramenti. Il tutto a prescindere dai giudizi personali in merito.

Questa novità ha portato con sé molta energia e almeno altrettanti dubbi. In questo spazio andiamo a caratterizzare un tema di natura tecnica, che il bonus 75% ha messo alla ribalta, ovvero la caratterizzazione della pressione per la manovra dell’anta mobile.

Per inquadrare l’argomento partiamo dallo spirito che anima l’incentivo: esso si può attivare nel momento in cui si va a sostituire un serramento esistente non rispondente alla legislazione in materia di barriere architettoniche con un nuovo serramento pienamente conforme a quest’ultima. Le prescrizioni in merito, prevalentemente contenute nel DM 236/1989, sono numerose e tra esse rientra anche un’indicazione volta a garantire la possibilità di manovrare le ante dei serramenti da parte delle persone con disabilità. Il legislatore, in merito, ha stabilito come soglia limite il valore di 8 kg.

Ora che l’utilizzo del Bonus Barriere Architettoniche 75% si sta diffondendo, diventa fondamentale conoscere come i parametri coinvolti dalla legislazione debbano essere caratterizzati.

Nel caso della pressione per la manovra dell’anta mobile, il testo normativo di riferimento è dato dalla UNI EN 13115. Quest’ultima è stata pubblicata in prima versione nel 2002, per poi essere revisionata nell’ottobre 2020, e fornisce un metodo di classificazione delle prestazioni di finestre apribili, secondo la loro resistenza al carico verticale, alla torsione statica e alle forze di azionamento, a seconda dei casi.

La UNI EN 13115, per quanto riguarda le modalità di prova, rimanda alla EN 12046‑1 (valida per tutti gli infissi ad apertura manuale e a prescindere dalla tipologia di materiale che li costituiscono) e, distinguendo tra finestre scorrevoli verticali e non, raggruppa in un prospetto le classi corrispondenti ai diversi livelli di intensità dell’azione.

Posto che il confronto tra le prescrizioni del DM 236/1989 e le indicazioni di una norma aggiornata al 2020 richiedono degli “aggiustamenti”, quantomeno in termini di unità di misura, l’utilizzo delle due normative citate consente di verificare il rispetto dell’indicazione che il decreto fornisce in materia di pressione per la manovra dell’anta mobile.

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